Come si diventa celebranti

Come diventare celebrante

Cerimonie Uniche è una rete di celebranti qualificati e accreditati che si riconoscono negli scopi dell’Uaar e lavorano sul territorio italiano.

1. Valori.

Siamo convinti che ogni essere umano aspira a una vita piena di senso e che molti desiderano sottolineare le occasioni più importanti della propria vita e di quella di chi è loro vicino, celebrandole.
Perciò sosteniamo che le celebrazioni sono manifestazioni di volontà umane e che non debbano essere limitate ad un formalismo codificato, ma possono essere personalizzate per adattarsi alle sensibilità e alle esperienze di vita di ognuno.
In Italia la figura del celebrante laico-umanista non è normata né riconosciuta a livello legale e istituzionale, ma è importante per la nostra rete porre un’estrema attenzione alle competenze, conoscenze e attitudini di chi si accinge a svolgere questo compito, reso ancora più delicato dall’importanza e serietà di alcune cerimonie come ad esempio quelle funebri e quelle di unione (matrimoni civili o unioni civili che siano).
Vogliamo rendere concretamente possibile, anche nel nostro Paese, la libertà di scelta, all’interno di in una concezione laica e areligiosa dell’esistenza, per celebrare i momenti importanti della vita. Questo è infatti complicato e a volte impossibile in un paese condizionato a livello sociale e istituzionale dalla religione.

2. Le caratteristiche di un nostro celebrante.

Accettiamo nella nostra rete celebranti esperti che vogliono unirsi a noi, così come persone che non hanno mai svolto questa attività. È richiesta l’iscrizione all’Uaar, ossia la condivisione formale degli scopi dell’associazione che organizza i corsi e sostiene il progetto Cerimonie Uniche.

Queste le caratteristiche che dovrebbe avere un celebrante:

  • Condividere i valori della nostra rete. Condividere i valori della nostra associazione e della nostra rete. Per noi è veramente importante che i nostri celebranti ci aiutino a promuovere l’idea delle cerimonie laiche.
  • Abilità interpersonali altamente sviluppate e perfezionate. Il celebrante deve avere mentalità aperta e essere in grado di lavorare con persone provenienti da una vasta gamma di ambienti, con una capacità di ispirare fiducia e di mettere tutti a proprio agio.
  • Dovrà collaborare in maniera corretta con tutte le altre persone coinvolte: altri membri della famiglia oppure i professionisti del settore, come il personale delle imprese funebri o dei crematori, ristoratori, wedding planner, amministratori locali, ecc. Chi si impegnerà nei funerali, dovrà essere pronto a lavorare in modo compassionevole con le famiglie in lutto recente che soffrono di shock e dolore.
  • Buone capacità di intervistare e scrivere. Il celebrante deve essere capace di fare le domande giuste e ascoltare le persone coinvolte nelle cerimonie,cercando di capire i fatti salienti che poi trasformerà in una sceneggiatura accurata, memorabile e ispirata della cerimonia. È di grande aiuto l’amore per la poesia, la prosa e la musica.
  • Buone capacità organizzative. Il celebrante deve essere puntuale, ben organizzato e gestire bene il suo tempo e il suo diario. Deve essere in grado di lavorare a scadenze strette, specialmente con i funerali. È necessario essere sufficientemente informatizzati per poter produrre il testo della cerimonia e per poter interagire senza problemi con i committenti a distanza.
  • Eccellenti capacità di presentazione. Il celebrante deve essere preparato ad essere sempre sorridente e ad essere autorevole nelle occasioni in cui è necessario. Dovrà essere in grado di affrontare con calma l’imprevisto e mettere a proprio agio le persone nervose o ansiose. Dovrà essere un oratore sicuro e pacato.
  • Standard elevati. Ogni cerimonia sarà unica. Ogni cerimonia sarà uno degli eventi più importanti nella vita delle persone interessate. Si avrà spesso a che fare con persone che si sentono molto vulnerabili ed emotive. Il celebrante dovrà offrire qualcosa di eccezionale. Quindi, ne consegue che dovrà essere una persona speciale, sempre determinata a dare il meglio.
  • Rispetto per il proprio impegno. Per Cerimonie Uniche è fondamentale aver fissato alti standard per i propri celebranti accreditati. Le persone in lutto sono vulnerabili; le aspettative delle coppie che rendono pubblico il loro impegno sono alte; il significato di un nuovo arrivo in famiglia è fantastico. Non esiste una “seconda possibilità” per una cerimonia e per questo è assolutamente importante il l’impegno a fornire alle persone un servizio professionale.

3. Come si entra nella rete di Cerimonie Uniche.

Per entrare nella nostra rete occorre partecipare con profitto ad uno dei corsi organizzati dall’Uaar, associazione di promozione sociale che si fa carico dei costi organizzativi. La partecipazione ai corsi, così come la pubblicazione di un profilo nel portale Cerimonie Uniche, è riservata ai soci. Chi partecipa ai corsi si impegna a celebrare cerimonie laico umaniste, basate su valori esclusivamente umani all’interno di concezioni laiche e areligiose dell’esistenza, per soddisfare la necessità di tante persone ora private di questa libertà di scelta.

Per fare il celebrante laico ci vuole calma, forza, determinazione, passione, capacità organizzative, curiosità sulle persone e le loro vite, capacità di ascolto, abilità della scrittura e nella presentazione orale, un approccio libero da pregiudizi, e una certa dose di umorismo. È pieno di sfide e di incognite, ma è uno dei lavori più gratificanti che possono esistere.

Gli obiettivi principali dei corsi per celebranti laico-umanisti organizzati dall’Uaar sono:

  • Capire meglio noi stessi e gli altri, condividere le nostre motivazioni, e quindi affinare la consapevolezza.
  • Acquisire un metodo di lavoro e quindi accrescere la nostra competenza e sicurezza.
  • Imparare a strutturare, scrivere, e presentare una cerimonia piena per un matrimonio, funerale, cerimonia di benvenuto, o altra cerimonia
  • Imparare a inserire nelle cerimonie riti simbolici, letture, e musiche con giudizio e appropriatezza
  • Imparare a fare interviste strutturate per la visita in famiglia (funerale) e colloquio con la coppia (matrimoni, altre cerimonie)
  • Migliorare la presentazione e a controllare i tempi di una cerimonia
Nell’anno formativo 2020/21 sono stati organizzati tre corsi, interamente online. Nel 2021/22 ne è stato organizzato uno in modalità mista, parte online e parte in presenza (con un fine-settimana a Roma). Per il 2022/23 è stato organizzato un corso che si è tenuto tra gennaio e aprile 2023. Per l’anno formativo 2023/24 è stato organizzato un corso che si è tenuto tra maggio e settembre 2024. È in previsione un nuovo corso a inizio 2025, nelle prossime settimane pubblicheremo maggiori dettagli.

Alla fine di un corso, quando tutti i lavori sono stati consegnati e giudicati soddisfacenti, sarete accreditati come celebranti laici e avrete la possibilità di entrare e fare parte di www.cerimonieuniche.it. Avrete un vostro profilo sul sito e la possibilità di attingere alle conoscenze del gruppo sempre più grande di celebranti che già operano sul territorio italiano.

Il celebrante è e resta totalmente autonomo rispetto alla nostra associazione e al progetto Cerimonie Uniche: a livello economico, a livello fiscale e a livello di autopromozione dei propri servizi.

Si tratta di una grande avventura iniziata da qualche anno e con un grande e appassionante futuro. Con il vostro impegno e la vostra passione avrete la possibilità di farne parte.

4. La nostra storia

L’Uaar ha organizzato il primo corso per celebranti già dal 2009. La docente in quella prima occasione fu Vera Pegna. Il primo matrimonio laico in sede istituzionale fu celebrato a Firenze nel 2010 dalla nostra socia Adele Orioli.

In questo decennio l’Uaar ha organizzato numerosi corsi; negli anni si sono alternati diversi formatori e c’è stato un impegno costante che ha portato pian piano alla creazione di una rete di celebranti con un nome proprio, Cerimonie Uniche.

Al momento sul territorio italiano ci sono oltre cinquanta celebranti che collaborano in maniera proficua tra loro; tra di loro ve ne sono alcuni che oltre all’italiano parlano inglese, tedesco, francese e spagnolo.